Cass. Pen., Sez. I, sent. 08.04.2022, n. 26001: condizioni per accedere al beneficio della liberazione anticipata

Per l’ottenimento della liberazione anticipata non è sufficiente che il condannato si limiti a tenere una condotta esclusivamente passiva, osservando con disciplina le norme che regolano l’espiazione della pena, essendo altresì necessario che il detenuto “concretizzi un modo di operare di valore sintomatico rispetto ai fini perseguiti dalla legge”.

In proposito, la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito la necessità di condotte concrete che siano significative “di una volontaria cooperazione tesa al più efficace reinserimento nella società”, quali, fra le altre, la correttezza nei rapporti interpersonali, il rispetto delle regole, la disponibilità ai colloqui con gli operatori e il riguardo verso le figure istituzionali.

Il beneficio della liberazione anticipata di cui all’art. 54 Ord. pen. presuppone un giudizio positivo in ordine alla partecipazione del soggetto al trattamento rieducativo da desumersi mediante una valutazione globale, in primis della – necessaria per l’accesso al beneficio – condotta regolare e partecipativa.

La giurisprudenza di legittimità ha illustrato che detta norma si riferisce – in negativo – “a tutti quei comportamenti che denotino una scarsa adesione alle regole restrittive ed una mancanza di quel particolare impegno che individua la meritevolezza del beneficio, nella prospettiva della rieducazione, che è il fine del trattamento”.

Ebbene, il compimento da parte del detenuto di condotte sintomatiche di una sua insofferenza alle prescrizioni e alle norme dimostra, non tanto il mero difetto di partecipazione all’opera di rieducazione, bensì proprio il difetto del requisito di base, ossia la regolarità della condotta.

Qui il testo della sentenza.

 

A cura di Beatrice Paoletti

Contributi simili

Maurizio Torchio – “Cattivi”, Einaudi Editore 2015

Si segnala il lavoro di Maurizio Torchio, Cattivi, Einaudi Editore, 2015.  Dalla descrizione: «La cella è lunga quattro passi e…

Leggi tutto...

15 Gennaio 2023

Ordinari percorsi di illegittimo uso della forza e abuso di potere: Santa Maria Capua Vetere, il “caso” che conferma la regola

“Police brutality: un problema solo statunitense?” così intitola il primo dei cinque capitoli che compongono La forza di polizia. Uno studio criminologico sulla violenza, il testo di Roberto Cornelli dedicato all’indagine circa il senso dell’agire di polizia nel contesto italiano. Se di primo impatto la risposta al quesito sembra immediata e inconfutabile, considerata la sproporzione nel raffronto tra l’entità e la ricorrenza degli eventi di police brutality statunitensi con quelli europei (Cornelli 2020, 3), una più approfondita riflessione circa i fatti che hanno riguardato l’Italia negli ultimi decenni non solo rende tangibile la complessità nel fornire un’adeguata risposta alla domanda posta dall’autore, ma pare al contempo sollevare l’interesse sociologico su più fronti.…

Leggi tutto...

26 Luglio 2022

Suicidi in carcere: un bollettino preoccupante

Un comunicato stampa del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale riporta l’attenzione su un problema persistente nel nostro sistema, quale quello dei suicidi in carcere. Trentaquattresimo suicidio in trentatré settimane alla data del 16 agosto. Un bollettino destinato a salire a trentacinque.…

Leggi tutto...

15 Settembre 2021

A cura di Giulia Vagli
Illegittimo il divieto di affettività in carcere. L’Italia si adegua all’Europa.

Lo scorso 26 gennaio la Corte costituzionale, con la sentenza n. 10/2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 della legge…

Leggi tutto...

2 Febbraio 2024

Cass. Pen., Sez. I, sent. 14.9.2021 (dep. 10.2.2022) n. 4641: il convivente di un soggetto che appartiene alla “famiglia” del detenuto non è titolare della facoltà di colloquio c.d. ordinario

L’ordinamento penitenziario – art. 37 d.P.R. n. 230/2000 – identifica, tra le categorie di persone ammesse in via ordinaria alla…

Leggi tutto...

30 Maggio 2022

T. sorveglianza di Roma – 15/12/20 – detenzione domiciliare

Con ordinanza del dicembre 2020 il Tribunale rigetta l’istanza di detenzione domiciliare proposta ritenendo che il domicilio indicato dal condannato…

Leggi tutto...

16 Novembre 2021

Torna in cima Newsletter